venerdì 26 febbraio 2016

Tricopigmentazione e tatuaggi per capelli

Parlando di tatuaggi per capelli, in genere si intende una tecnica innovativa che non c'entra molto con il tatuaggio classico. Sebbene quest'ultimo in fatti sia a scopo decorativo del corpo, i tatuaggi per capelli riguardano la tecnica della tricopigmentazione, utilizzata per risolvere problemi di calvizia ed inestetismi del cuoio capelluto come le cicatrici.

La tricopigmentazione

Da non confondere con la "micropigmentazione", la tricopigmentazione è l'inserimento di pigmento riassorbibile, quindi non permanente, nel derma del cuoio capelluto al fine di simulare la presenza di capelli. La micropigmentazione è invece una tecnica simile utilizzata per valorizzare tratti del corpo come labbra e sopracciglia o migliorare visivamente alcuni inestetismi cromatici.
L'uso dei pigmenti, sostanze coloranti, nella tricopigmentazione ricorda il tatuaggio classico perché utilizza anch'esso appositi aghi per veicolare il colore nella pelle. A seconda dell'effetto che si vuole raggiungere, il tatuaggio dei capelli viene fatto con modalità diverse, specifiche a ricreare al meglio un aspetto come la presenza di capelli in zone dove sono diradati, oppure un effetto capello rasato su chi porta i capelli lunghi pochissimi millimetri (parliamo soprattutto di uomini).

I tatuaggi per capelli sono una soluzione che ridona serenità a molte persone affette da alopecie e calvizia, grazie alle sue potenzialità che nella maggior parte dei casi riescono a ricreare l'illusione perfetta della presenza di chioma o capello a pelle.

Quali sono le differenze tra la tricopigmentazione e il tatuaggio classico.

La tricopigmentazione non è idonea a creare illustrazioni sulla pelle, ma è una tecnica specifica che serve e curare gli inestetismi del cuoio capelluto, nella maggior parte dei casi la presenza del capello in chi è calvo/diradato e spesso in chi ha formazioni cicatriziali.
Gli strumenti e la tecnica manuale dei classici tattoo non sono idonei a ricreare la presenza dei capelli, né tanto meno i pigmenti per tatuaggio classico sono la scelta corretta per raggiungere questo obiettivo. L'ago da tatuaggio classico è più grande e profondo di quello per la tricopigmentazione e deposita il colore in uno strato più profondo. I pigmenti da tatuaggio classico sono formati da sostanze che tendono a sfocare il colore nel tempo e non sono riassorbibili bensì permanenti, come tutti sappiamo.
Ecco che la tricopigmentazione rispetto ai tatuaggi decorativi è una scelta da fare a cuor sereno e consente, con la sua durata limitata a 12-24 mesi, di poter cambiare idea a distanza di poco tempo, interrompendo il trattamento e lasciando che i pigmenti semipermanenti vengano riassorbiti dal corpo senza lasciare segni.

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